Il codice etico

CittàItalia è una fondazione senza scopo di lucro e senza possibilità di distribuire utili tra i soci. Nasce con l’obiettivo di promuovere, formare e diffondere espressioni della cultura e dell’arte, interagendo con le comunità locali e con i singoli cittadini nella raccolta di fondi e risorse per il recupero, la tutela e la valorizzazione di beni culturali italiani.
Come segno di garanzia e di trasparenza del suo operato, la Fondazione ha definito un codice che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione delle proprie attività e risorse.

La gestione dei fondi
La Fondazione si basa su un fondo di dotazione, composto da conferimenti in denaro, beni mobili e immobili effettuati da fondatori, soci, enti o privati, e da un fondo di gestione, costituito da rendite e proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione e da eventuali donazioni o contributi dello Stato, di soci, fondatori, enti e privati.
Le rendite e le risorse dell’ente vengono impiegate esclusivamente per il suo funzionamento e per la realizzazione dei suoi scopi, senza possibilità di distribuire utili ai soci o di impiegare fondi per attività non contemplate dallo Statuto.
La Fondazione elabora ogni anno un bilancio economico di previsione d’esercizio (entro il mese di novembre) e un bilancio consuntivo dell’anno decorso (entro il 30 aprile).
Gli impegni di spesa e le obbligazioni della Fondazione non possono eccedere i limiti degli stanziamenti del bilancio approvato. Gli eventuali avanzi delle gestioni annuali vengono impiegati per la ricostituzione del patrimonio (necessaria in caso di perdite pregresse), per il potenziamento delle attività della Fondazione o per l’acquisto di beni strumentali all’incremento e al miglioramento delle attività stesse.

Il valore della trasparenza
La Fondazione vuole mantenere e sviluppare il rapporto di fiducia con i suoi soci e donatori: per questo applica criteri di trasparenza nella gestione dei fondi, delle risorse e delle attività di sua competenza. 
Dal sito Internet l’utente può aggiornarsi sulle attività promosse e organizzate da CittàItalia, sulle quote raccolte e sul loro impiego per azioni coerenti agli scopi della Fondazione. Sulle pagine on line, inoltre, viene pubblicato il bilancio delle attività, dando massima visibilità allo stato patrimoniale e al conto economico dell’anno decorso e degli anni precedenti. 

Il controllo esterno
CittàItalia è una fondazione riconosciuta dalla Prefettura di Roma che quindi vigila sul suo operato ai sensi del Codice Civile e della legislazione vigente in materia.
Un Comitato dei Garanti, composto da cinque membri designati dai Presidenti di Camera e Senato, dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, dal Presidente di Unesco Commissione Italia e dal Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, controlla la conformità allo statuto e al pubblico interesse delle attività dell’ente, verificando i risultati conseguiti. In particolare, svolge una funzione di garanzia sull’impiego delle risorse raccolte dalla Fondazione presso i cittadini e le comunità locali.
Un Collegio di Revisori dei conti accerta la regolare tenuta delle scritture contabili, esamina le proposte di bilancio preventivo e di rendiconto economico e finanziario, elabora apposite relazioni ed effettua verifiche di cassa.

La gestione diretta
Tra le attività di CittàItalia, la raccolta di fondi per il recupero di beni culturali si traduce in una gestione diretta dei progetti di restauro. Questo significa dimezzare i tempi di realizzazione dei lavori, evitando i lunghi iter burocratici spesso inevitabili quando il soggetto è una pubblica amministrazione (una Sovrintendenza o un Comune), e avere un maggiore controllo sullo stato di avanzamento e sui risultati dell’intervento di restauro. La gestione diretta della Fondazione garantisce non solo che i cantieri si aprano non appena venga raggiunta la quota necessaria a finanziarne i lavori, ma anche che gli stessi si chiudano nel minor tempo utile a effettuare un lavoro certificato e di qualità.